A Matera lo spettacolo delle torre di uomini

Salire l’uno sopra l’altro, con metodo e concentrazione. 
Con equilibrio. 
E salire più in alto possibile, per avvicinarsi il più possibile al cielo. 
Veri e propri mattoni umani, realizzati con temperamento, perseveranza e grande forza fisica. 
Quella delle torri di uomini è un’antica tradizione catalana che affonda le sue origini anche in Basilicata, in particolare in alcuni comuni del materano, come Irsina e Ferrandina. 
Antica tradizione che è stata ripresa negli ultimi anni grazie ad alcuni studi antropologici effettuati dal potentino Gabriele Di Stasio e che ha visto una dimostrazione pratica, in piazza Vittorio Veneto a Matera. 
Dinanzi ad una folta platea incuriosita, una trentina di temerari si sono esibiti un una vera e propria acrobazia fatta di equilibrio e metodo. 
In Basilicata, in particolar modo, si chiama “Pizzic’Anto’, come richiama la stessa canzone cantata dai partecipanti. Particolarmente affascinante, poi, il momento in cui la “Torre” inizia a ruotare su sé stessa al ritmo di strofe che alludono al pericolo, sempre imminente, di un capovolgimento sociale: nel continuo ruotare coloro che sono di sopra devono reggersi stretti per non cadere, così come chi è di sotto deve reggere con forza chi è sovrastante. 
Una manifestazione contornata da spirito di concentrazione e che ha suscitato tanta curiosità tra chi, intervenuto, ha guardato con meraviglia l’iniziativa.

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